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Afghanistan, il ritiro si allontana: “truppe italiane anche oltre il 2014”

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Da: ArticoloTre

Soldati AfghanistanIl segretario generale della Nato Rasmussen ai microfoni di Sky ipotizza: “anche dopo il 2014 le truppe italiane svolgeranno compiti di addestramento”. Intanto il nostro Paese spende due milioni al giorno per questa missione infinita.

-Lorenzo Mauro- 27 aprile 2012- “Gli italiani dovrebbero rimanere in Afghanistan anche dopo il 2014 con compiti di addestramento per l’esercito afghano” dichiara a Sky TG24 il segretario generale della Nato, Rasmussen, che oggi incontra a Roma il presidente del Consiglio Mario Monti. Intanto in mattinata era giunta la notizia  della morte di tre soldati della forza internazionale di assistenza alla sicurezza, l’Isaf, nell’Africa orientale. Il bilancio dei militari che hanno perso la vita in Afghanistan sale dunque a 34 dal primo aprile e a 131 dall’inizio dell’anno.

LE SPESE PER LA GUERRA. In questo periodo di vacche magre, si discute giustamente degli sprechi della politica. La missione afghana, è bene ricordarlo, ci costa oltre due milioni di euro al giorno, senza dimenticare l’inestimabile prezzo di vite umane, civili o militari che siano. Purtroppo, su questi temi, vige da tempo un assordante silenzio dei media e della politica, quasi che la permanenza in Afghanistan fosse inevitabile. E se davvero il protrarsi della nostra missione andasse oltre il 2014, sui bilanci dello Stato graverebbero miliardi di euro di spese. Mentre il Paese soffre, tutto ciò diviene sempre più difficile da accettare.

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