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Udine, Honsell per bambini afghani

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La Prima Pagina

Il sindaco di Udine Furio Honsell, insieme con l’assessore ai Diritti di cittadinanza Kristian Franzil ed il consigliere comunale Federico Pirone, hanno incontrato oggi a palazzo D’Aronco, una delegazione del Cisda Fvg, il coordinamento italiano per il sostegno delle donne afghane che ha finanziato, in collaborazione con l’associazione Afceco, un progetto di cooperazione internazionale per la costruzione di una clinica all’interno di una casa famiglia a Kabul.

Ad accompagnare la coordinatrice di Cisda e di Afceco (Afghan Child Education and Care Organization), anche quattro bambine tra i dodici e i tredici anni ospiti di un orfanotrofio della capitale dell’Afghanistan. Il motivo della visita in regione, e quindi anche nel capoluogo friulano, la presentazione nei giorni scorsi a Trieste del progetto di Afceco, in modo tale da promuovere le iniziative dell’associazione con sede a Kabul e che lavora per l’abbattimento dei conflitti etnici e delle frontiere di genere in Afghanistan. “Un’occasione di visitare Paesi europei – ha commentato Honsell – e per offrire a questi bambini una speranza per il futuro”.

Afceco  (Afghan Child Education and Care Organization) è una Ong afghana senza scopo di lucro con sedi a  Kabul, Herat e Jalalabad. Nata nel 2004 da un’esperienza informale di una casa famiglia per profughi afghani in Pakistan, diverrà nel 2008 un’associazione registrata e riconosciuta come uno dei punti di riferimento in Afghanistan per la lotta all’emergenza orfani (attualmente 1.6 milioni). Gli orfanotrofi di Afceco si basano su tre principi fondamentali: creare un ambiente sicuro, pulito e bello; incoraggiare la forza attraverso il riconoscimento della diversità, e fornire una formazione eterogenea e dinamica.

 

L’eguaglianza e il rispetto sono posti a fondamento di questi principi. I bambini di tutte le etnie imparano a risolvere i problemi quotidiani insieme, cucinare, pulire, e aiutarsi l’un l’altro con i compiti. Le ragazze sono incoraggiate a sviluppare la forza di carattere e a sollevarsi da uno stato di sfiducia in se stesse e di disperazione.  I bambini non vengono raccolti in giro, ma sono portati all’orfanotrofio dai membri della famiglia o della comunità che reputano gli orfanotrofi di Afceco isole di sicurezza, uguaglianza, tolleranza e democrazia, dove l’ideologia e il fondamentalismo non trovano spazio.

Se un bambino desidera praticare le sue preghiere, è libero di farlo, ma la religione non è un obbligo. Questi principi sono accettabili per tutti, anche la famiglia più conservatrice, perché i valori di Afceco enfatizzano un ambiente sano e una buona educazione: questo è ciò che milioni di afgani poveri desiderano per i loro figli.

23 febbraio 2011

 

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