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Afghanistan: soldati tedeschi sparano deliberatamente sui dimostranti

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DA: RAWA.ORG

Subito dopo il fatto, il Bundeswhr ha negato di aver sparato ai dimostranti. Tuttavia, lo scorso venerdì ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che i suoi soldati avevano effettivamente puntato direttamente sui civili in manifestazione.

Di Matthias Gebauer e John Goetz

protest taliqan 18 may 11 3 300x225Il Bundeswehr in precedenza aveva affermato che i soldati tedeschi avevano sparato soltanto colpi di avvertimento per difendere il loro campo da ulteriori attacchi.

L’esercito Tedesco, il Bundeswehr, ha reso pubblici nuovi clamorosi dettagli su uno scontro violento tra dimostranti e soldati tedeschi che ha avuto luogo nell’Afghanistan settentrionale mercoledì scorso. Lo scontro ha causato 12 morti e decine di feriti, tra i quali anche due soldati tedeschi. In una dichiarazione pubblicata sul suo sito venerdì mattina, l’esercito tedesco ha contraddetto le sue affermazioni precedenti, ammettendo che i soldati hanno deliberatamente sparato sulla folla di manifestanti. Il Bundeswehr ha anche ammesso che questi spari potrebbero essere stati la causa di almeno uno dei decessi.

 Subito dopo il fatto il Bundeswehr aveva affermato che i soldati tedeschi non avevano sparato direttamente sui dimostranti, ma venerdì ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale i soldati avrebbero mirato direttamente ad alcuni dimostranti violenti.

Il fatto è accaduto mercoledì mattina davanti a un campo militare tedesco a Taloqan, nella provincia di Takhar, nell’Afghanistan settentrionale, durante un corteo funebre per la morte di quattro persone, tra cui anche due donne, uccise dalle truppe statunitensi durante un raid notturno contro alcuni sospetti terroristi. Il Bundeswehr aveva precedentemente affermato che i soldati tedeschi avevano soltanto sparato dei colpi in aria per difendere il loro campo da ulteriori attacchi da parte dei dimostranti infuriati che avevano preso parte al funerale.

Il Bundeswehr sostiene che alcuni membri del corteo funebre hanno lanciato diverse bombe a mano e molotov contro il piccolo campo tedesco, che ospita circa 40 soldati. Il perimetro del campo era sorvegliato da guardie afgane appartenenti al cosiddetto “provisional advisory team” (PAT, squadra di consulenza provvisoria). Quando gli attacchi si sarebbero fatti troppo pericolosi, i soldati tedeschi e quelli afgani avrebbero sparato sulla folla nel tentativo di disperderla.

 Fino a ora il Bundeswehr aveva negato qualsiasi responsabilità per la morte di almeno quattro dimostranti davanti ai cancelli del campo. Mercoledì sera il sito ufficiale del Bundeswehr sosteneva ancora che l’esercito non aveva “alcuna prova”del fatto che i soldati tedeschi avessero sparato uccidendo gli aggressori. In alcune interviste il ministro della difesa tedesco Thomas de Maizière aveva soltanto affermato di voler aspettare i risultati dell’indagine prima di rilasciare qualsiasi dichiarazione ufficiale sull’accaduto.

 

Colpiti alle gambe

Alcuni locali hanno fornito dettagli cruciali per stabilire come sono andate le cose. Affermano, infatti, che dopo essere stati violentemente attaccati dalla folla, i soldati hanno assunto “l’assetto da difesa”. Poi hanno ripetutamente “ammonito, anche tramite gesti” e hanno sparato “colpi di avvertimento in aria”. Ma i locali dicono anche che, in seguito, i soldati hanno iniziato a “mirare alle gambe” dei “manifestanti violenti”, per usare le parole del Bundeswehr. “In tre, o forse quattro casi”, dice il resoconto, hanno “sparato direttamente agli aggressori” mirando al “torace o alle braccia e alle mani”. Uno dei manifestanti sarebbe stato colpito “tra il collo e la testa”.

Le nuove dichiarazioni del Bundeswehr sembrano indicare che i soldati tedeschi potrebbero essere anche stati responsabili di alcuni dei decessi. Secondo gli esperti, le armi moderne sono quasi sempre fatali quando colpiscono il collo, la testa o il torace. I medici della città sostengono che le proteste, che sono scoppiate nel centro della città per tutta la giornata, hanno causato almeno 12 morti e più di 80 feriti.

 Sembra piuttosto improbabile che si possano condurre indagini forensi per stabilire se i tedeschi siano stati responsabili di qualcuno dei decessi. Secondo l’uso islamico, il corpo deve essere cremato entro 24 ore dal decesso. Poiché le sepolture hanno già avuto luogo, non è più possibile effettuare autopsie o altri tipi di esami.

In ogni caso, questi nuovi dettagli avranno conseguenze molto serie per i soldati coinvolti negli scontri, che potrebbero anche essere indagati. Il Bundeswehr ha già contattato i pubblici ministeri tedeschi e ha loro fornito tutti i dettagli sull’accaduto.

 Inizio delle indagini

Le truppe internazionali dell’ISAF, la missione che la NATO guida in Afganistan, devono conformarsi a regole molto severe sull’uso della armi da fuoco, proprio per evitare che i civili rimangano vittime delle operazioni militari. Un team dell’organizzazione sta al momento indagando i fatti di Taloqan. Giovedì, anche alcuni investigatori afgani si sono recati nell’Afganistan settentrionale al fine di trovare nuovi dettagli che spieghino il perché dell’intensificarsi degli scontri.

Il presidente afgano Hamid Karzai è stato personalmente interpellato sulla questione, ma finora ha soltanto criticato la sanguinosa operazione statunitense che ha scatenato le proteste. Fonti dell’esercito americano sostengono che durante il raid sono stati uccisi pericolosi rivoltosi, mentre gli afgani sostengono che i morti erano tutti civili.

Il fatto che alte personalità si stiano recando a Taloqan è sufficiente per dimostrare che l’incidente è stato preso seriamente. Il capo della polizia responsabile dell’Afghanistan settentrionale, il generale Daud, conosciuto in tutto il paese, si è recato a Taloqan per interloquire con i leader regionali e tenere la situazione sotto controllo. Nel frattempo il generale di brigata Zalmai Waisa, comandante del 209° reggimento dell’armata afgana, si sta adoperando per sviluppare un nuovo piano al fine di rafforzare la difesa del campo tedesco.

Non è ancora chiaro se i vari team di investigatori indagheranno anche sui fatti che hanno scatenato le proteste violente. Gli afgani presumono che le truppe americane abbiano ucciso quattro civili durante un raid di forze speciali vicino a Taloqan contro quello che pensavano fosse il comandante del gruppo terroristico Islamic Movement of Uzbekistan (IMU, Movimento Islamico dell’Uzbekistan). Ma l’ISAF continua a credere che i due uomini e le due donne fossero combattenti ribelli, e sostiene che quattro persone sono state uccise per aver impugnato le armi davanti ai soldati, che si presume facessero parte dei corpi speciali americani e fossero accompagnati da soldati afgani addestrati dagli USA.

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