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Uccise 235 persone tra alunni e altro personale: 222 feriti

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Roma, 11 mag. (Apcom)

L’Afghanistan è uno dei paesi più pericolosi per la vita dei bambini in età scolare: tra il 2006 e il 2008 in questo paese ci sono stati 2.450 attacchi a scuole. E’ quanto emerge dal rapporto di Save the Children “Il futuro è adesso”, diffuso oggi a conclusione della Campagna “Riscriviamo il Futuro”, lanciata dall’organizzazione internazionale nel 2006, per garantire istruzione ai bambini in paesi in conflitto o post conflitto. Secondo quanto emerso dal rapporto, 235 fra alunni, insegnanti e altro personale scolastico sono stati uccisi e altri 222 feriti tra il 2006 e il 2008.

 

Di recente, 50 alunne nel nord del paese sono state vittime di un attacco con il gas ad opera dei talebani. Nelle province di Helmand e Badghis l’80% dei bambini non va a scuola. In Afghanistan il 50% delle lezioni ancora si svolgono sotto tende o all’aperto. Bombardamenti frequenti, minacce o violenze sugli insegnanti, pesanti restrizioni all’aiuto e all’assistenza degli operatori umanitari: così, insiste Save the Children, si manifesta l’aggressività – spinta fino a procurare la morte – dei gruppi armati e delle parti in conflitto sui bambini e sul sistema scolastico.

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