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Sull’afghanistan l’ombra dei signori della guerra

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Da THE INDEPENDENT – Articolo di Patrick Cockburn

karzai warlordsGulbuddin Hekmetyar, Faryadi Zardad e Mohammad Qasim Fahim

Faryadi Zardad, uno dei più temuti signori della guerra afghani, era famoso per saccheggi, truffe, torture e per aver assassinato diversi viaggiatori sulla strada tra Kabul e Jalalabad. Uno dei suoi più feroci assistenti si nascondeva in una caverna per assaltare, picchiare e strappare la carne alle sue vittime; altri prigionieri venivano uccisi o tenuti rinchiusi finché non morivano di stenti e sofferenze o finché non venivano pagate tangenti per il loro rilascio.

Unico fra i signori della guerra afghani, di cui molti colpevoli delle stesse azioni, Zardad è attualmente in carcere per i crimini commessi. Nel 1998, quando i Talebani invasero l’Afghanistan, Zardad atterrò in Inghilterra con un passaporto falso. Nel 2000, mentre gestiva una pizzeria nel sud di Londra, venne smascherato dalla BBC, e nel 2005 venne condannato a 20 anni di carcere in Inghilterra. Si suppone che Zardad si consideri eccezionalmente sfortunato. Altri signori della guerra, suoi vecchi compagni di armi, sono ora parte dell’élite politica di Kabul, membri di rilievo del governo o multimiliardari e proprietari di palazzi nella capitale.

Fra il 1992 e il 1996, mentre torturava e uccideva in uno dei più temuti posti di blocco a Sarobi, sulla strada che collega Kabul a Kandahr, Zardad era uno stimato comandante militare e faceva parte delle forze di Gulbuddin Hekmetyar, leader del partito fondamentalista Hizb-e-Islami.

 

Furono i soldati di Hekmetyar a gettare razzi e granate a Kabul, devastando la città e uccidendo migliaia di persone prima di essere catturati dai Talebani. Recentemente, gli uomini di Hekmetyar, particolarmente forti nella provincia di Logar, a sud della capitale, hanno combattuto come alleati dei Talebani.

Tuttavia, secondo gli ultimi attorcigliati eventi della politica afghana, in cui i leader fanno continuamente volta-faccia e si tradiscono a vicenda con la stessa facilità dei duchi inglesi durante la Guerra delle Rose, si dice che Hekmetyar stia negoziando per entrare a far parte del governo afghano del Presidente Hamid Karzai. In base a un accordo di suddivisione di poteri, il suo partito dovrebbe coprire numerose cariche ministeriali e governative, a patto che si stacchi dai Talebani. Lui stesso dovrebbe andare in esilio in Arabia Saudita per tre anni, al termine dei quali gli Stati Uniti lo toglierebbero dall’elenco dei terroristi “più ricercati”.

Un accordo tra Hekmetyar e il governo del Presidente Karzai non è impossibile, benché un portavoce governativo lo abbia negato. I Talebani non si fidano di lui; infatti fu proprio in opposizione ai signori della guerra come lui che i Talebani cominciarono a sorgere nel 1994.

Se il partito di Hekmetyar dovesse realmente entrare a far parte del governo, i suoi membri si troverebbero circondati da molti volti familiari. La scorsa settimana, poco prima di recarsi a Washington per incontrare il Presidente Obama, Karzai ha nettamente diviso l’opposizione e si è quasi certamente assicurato la sua rielezione alla presidenza, scegliendo come candidato alla vice-presidenza Mohammad Qasim Fahim, un potente signore della guerra tajiko.

Human Rights Watch ha protestato, evidenziando che il Generale Fahim ha le mani sporche del sangue di molti Afghani, tuttavia il Presidente Karzai ha sottolineato il ruolo coraggioso svolto da quest’ultimo nella guerra contro l’occupazione sovietica.

Nonostante la popolarità di Karzai stia costantemente diminuendo a causa della mancanza di sicurezza nell’intero Paese e della corruzione estrema del suo governo, egli può facilmente vincere nuovamente le elezioni poiché ha cooptato i signori della guerra, i maggiori detentori di potere in Afghanistan. Spesso tacciato di essere debole e indeciso, Karzai, che non è mai stato un signore della guerra, mostra nuovamente la sua abilità nell’ondeggiare tra le vie scivolose della politica afghana.

La critica da parte degli Stati Uniti nei suoi confronti, che fino a pochi mesi fa aveva raggiunto un livello notevole, è poi andata scemando poiché Washington non individua nessuno che possa sostituirlo. Purtroppo per gli Afghani, il paesaggio politico del loro Paese non è cambiato dal tempo del rovesciamento dei Talebani nel 2001.

Uno dei motivi per cui i Talebani sono stati in grado di conquistare la maggior parte dell’Afghanistan negli anni ’90, oltre al sostegno del Pakistan, è stato l’aver tratto vantaggio dalla reazione popolare contro i signori della guerra. Zardad si era impossessato solo di una piccola zona, ma c’erano leader molto più potenti, crudeli e corrotti quanto lui. La maggior parte dell’Afghanistan del Nord era sotto il dominio del generale uzbeko Rashid Dostum, che aveva fatto parte del regime comunista e guidava una potete armata. Il giornalista e scrittore pakistano Ahmed Rashid riuscì a intervistarlo in un forte che dominava la capitale di Mazar-e-Sharif. Notando macchie di sangue e resti di carne nel cortile fangoso, egli chiese alle guardie se avessero macellato una capra. Gli spiegarono che un’ora prima il generale Dostum aveva punito un soldato accusato di furto. “L’uomo era stato legato ad un carro armato russo”, racconta Rashid, “che si era poi messo in moto girando all’interno del cortile e facendo a pezzi il suo corpo, sotto gli occhi di Dostum e dell’intera guarnigione”.

Nel periodo degli attacchi terroristici agli Stati Uniti, il 2001, i signori della guerra come il Generale Dostum e il Generale Fahim combattevano per salvarsi la vita o si trovavano in esilio. Tuttavia, subito dopo l’11 settembre, gli Stati Uniti iniziarono a cercare alleati locali che, con il sostegno delle forze aeree statunitensi, di consiglieri e di soldi, avrebbero potuto sconfiggere le forze talebane a Kabul.

In un paio di mesi i signori della guerra, molti dei quali facevano parte della principale forza di opposizione, l’Alleanza del Nord, divennero i nuovi governanti dell’Afghanistan. Alcuni di loro ora indossano l’uniforme, ma in realtà detengono il potere già da allora. Il Generale Dostum è stato mandato in un esilio “lussuoso” a Istanbul, dopo un brutale assalto a un leader turco, ma è tuttora molto influente fra i suoi seguaci e possiede un bel palazzo rosa nella famosa e ricca area di Sherpur, vicino a Kabul.

Ad eccezione di Hekmetyar, la maggior parte dei signori della guerra non esercita più il potere attraverso le proprie armate private, ma tramite il controllo mafioso di impieghi, servizi assicurativi, soldi, contratti e terre.

Karzai ha una grossa esperienza nel mantenere divisi questi personaggi, assegnando a ognuno di loro una fetta di torta sufficientemente grande per assicurarsi che non emerga nessuno così credibile da poterlo sostituire. Se Zardad avesse giocato le sue carte in modo leggermente diverso e avesse scelto con più accuratezza il suo luogo d’esilio, potrebbe ora aspettarsi un proficuo impiego nell’ambito governativo a Kabul.

Gulbuddin Hekmetyar

Soprannominato “ingegnere”, è stato primo ministro dell’Afghanistan e comandante militare delle forze ribelli nella guerra contro i Sovietici. E’ ricercato dagli Stati Uniti per i suoi legami con Bin Laden.

Rashid Dostum

Nato in una famiglia contadina nel 1954, il corpulento Uzbeko, un tempo idraulico, è famoso per la sua ferocia. Ha cambiato spesso bandiera e una volta ha anche sostenuto i Talebani.

Faryadi Zardad

E’ stato un leader Mujahedin, ha 45 anni ed era a capo di una violenta milizia che saccheggiava, rapiva e uccideva i viaggiatori. Fuggì in Inghilterra dove gestì una pizzeria. Attualmente è in carcere.

Mohammad Qasim Fahim

Nella lista dei “più ricercati” terroristi d’America, è uno dei più famosi signori della guerra e, secondo Human Rights Watch “ha le mani sporche del sangue di molti Afghani”.

 

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