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Malalai Joya, attivista afgana, chiede che si ponga fine all’occupazione del suo Paese

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Da: RAWA NEWS

malalaiMalalai Joya all’Università di Calgary

Di Lea Storry 

La più giovane donna afgana eletta al parlamento, a Calgary durante il week-end ha espresso un’esplicita critica al coinvolgimento della NATO e degli USA in Afghanistan, rivolgendo un appello ai canadesi affinché aprano le loro menti e sostengano la democrazia nella sua nazione dilaniata dalla guerra.

 Malalai Joya era stata invitata dall’Associazione studentesca afgano-canadese a parlare domenica all’Università di Calgary.

La mite Joya aveva destato grande scalpore in Afghanistan nel  2003 quando  condannò i signori della guerra alla Loya Jirga, l’assemblea dei più potenti  azionisti politici dell’Afghanistan.

Nel 2005 fu eletta nel parlamento,  ma poi espulsa nel 2007 dopo che aveva criticato il governo Karzai.

In occasione della sua prima visita a Calgary la trentaduenne Joya ha dichiarato che l’Afghanistan ha bisogno di aiuto nella lotta per la democrazia e si augura che il pubblico presente al suo discorso appoggi  il suo obiettivo.

 “Ci troviamo in mezzo a due mali: da una parte i signori della guerra ed i Talebani, dall’altra l’occupazione” ha dichiarato Joya. “Il primo passo è  combattere l’occupazione  — coloro che sono in grado di liberare se stessi saranno liberi, anche a costo della propria vita”.

 

Nella sua vita Joya ha subito cinque attentati ma ha affermato di non temere la morte  e che non fermerà la sua azione di denuncia. E’stata definita dalla rivista Times una delle persone dell’anno più influenti al mondo ed un campione nella lotta a sostegno dei diritti delle donne. “La mia maggiore paura è il silenzio politico” ha affermato l’attivista che si è dedicata all’insegnamento a  donne e bambine da quando aveva 13 anni e viveva nei campi profughi in  Pakistan ed Iran.

“È dall’istruzione che derivano speranza e coraggio”.

Derrick O’Keefe,  giornalista canadese di Vancouver, è  co-autore di un libro basato sulle esperienze di Joya intitolato “Raising My Voice”  (edizione italiana: “Finché avrò voce”).

O’Keefe è inoltre coinvolto nel movimento per la giustizia sociale e co-presiede la Canadian Peace Alliance (Alleanza Canadese per la Pace).

Egli ha osservato che i canadesi si stanno lentamente rendendo conto di chi è Joya ed ascoltano con attenzione ciò che lei ha da dire.

 “La maggior parte delle persone con cui parlo sanno della guerra ma hanno idee  confuse al riguardo e non sanno cosa sta accadendo; con l’aumentare delle vittime canadesi nel corso degli anni, la gente si chiede cosa stiamo facendo laggiù” Ha parole dure per Stephen Harper, affermando che il Primo Ministro nasconde  la testa sotto la sabbia quando di tratta dell’ Afghanistan

 Intanto Joya ha affermato che sebbene  gli USA abbiano dichiarato che inizieranno il ritiro dall’Afghanistan nel 2011, si lasceranno alle spalle un governo fantocccio. Ha aggiunto che la politica estera di Barack Obama è peggiore di quella del predecessore George W. Bush e sta trasformando l’Afghanistan in un paradiso dei terroristi e dei trafficanti di droga.

 Per aiutare l’Afghanistan a muoversi verso la vera democrazia, Joya ha chiesto alla gente di Calgary di aderire alle organizzazioni che lottano contro la guerra e di inviare ai politici articoli di denuncia delle  azioni della NATO.

“In altre  parole, aprite gli occhi e le menti di chi ama la giustizia; se non siamo puliti e liberi da interessi personali, non possiamo fare nulla”.

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