«Stati uniti e Inghilterra non si ritireranno mai E sono conniventi con il traffico della droga» AFGHANISTAN/ LA DENUNCIA DEL GIORNALISTA TELEVISIVO NASIR FAYAZ
INTERVISTA – GIULIANA SGRENA da KABUL, Il manifesto
Le zone sorvegliate da inglesi e americani sono le prime produttrici di oppio al mondo: «Per la mafia locale è impossibile trasportare da sola i carichi verso l’estero e nel paese»
Nasir Fayaz, giornalista, fino a tre mesi fa moderava i dibattiti politici su Ariana tv, una emittente privata afghana. E’ stato costretto a dimettersi dopo un «incidente» diplomatico con l’ambasciata iraniana. Ora sta pensando di andare a lavorare nella Commissione per i diritti umani in Afghanistan. Un’altra idea che coltiva è quella di costituire un nuovo sindacato, indipendente, dei giornalisti.
«Lavorare in Afghanistan – racconta – è sempre stato rischioso. Sono stato minacciato dalla mafia al potere, dal governo, dai signori della guerra. E anche dall’ambasciata iraniana e per quell’incidente sono finito in prigione per due giorni».
Il diverbio è nato sull’occupazione dell’Afghanistan, ma l’Afghanistan è occupato.
È ovvio che l’Afghanistan è occupato e che non ha nessuna sovranità: tutto viene deciso dall’ambasciata americana. Ma anche l’Iran e il Pakistan stanno destabilizzando il nostro paese. L’Iran ha interessi politici ed economici ma soprattutto vuole fare dell’Afghanistan un fronte contro gli Usa. Mentre il Pakistan vuole mantenere qui una propria presenza e per questo sostiene i taleban.
Il Pakistan sostiene solo i taleban a anche altri?
Il Pakistan, soprattutto l’Isi (servizi segreti), sostiene i taleban ma anche i signori della guerra al potere prima dei taleban e di nuovo al potere con questo governo. Quindi il Pakistan è legato ai signori della guerra, ai taleban e al governo.
L’Isi pakistano è il primo elemento di disturbo?
È il principale responsabile ma non è distinto da quello che fa il governo pakistano. Chiunque va al governo lavora a stretto contatto con l’Isi e qualsiasi governo in carica ha sempre sostenuto le scelte dell’Isi soprattutto per quanto riguarda l’Afghanistan. L’Isi a Kabul è più importante dei servizi segreti afghani. Siamo totalmente dominati dai paesi stranieri, anche negli incarichi di governo.
Come possono convivere interessi così diversi?
I più importanti sono gli interessi Usa e quelli dei loro alleati. Dopo oltre dieci anni di guerra è chiaro che gli Usa non sono venuti per combattere il terrorismo ma per imporre i loro interessi.
Ma se gli Usa hanno annunciato il ritiro nel 2014 vuol dire che hanno raggiunto i loro scopi? E se partono gli americani prevede altri conflitti?
La guerra afghana non è limitata ai nostri confini perché la strategia americana è a lungo termine.I jihadisti si stanno allargando oltre l’Afghanistan. Gli Usa utilizzano i gruppi terroristi per fare in modo che altri paesi chiedano il loro aiuto. L’Afghanistan è importante per la sua posizione geopolitica, che può controllare tutta la regione. Chi dice di voler portare la pace in questo paese e poi tratta con i taleban (Usa e governo Karzai) non riuscirà mai a ottenere una pace duratura.
Pensa che gli Usa lasceranno davvero Kabul?
No, mai. Due mesi fa ero negli Usa e ho capito che lì i cittadini non ne possono più della guerra, ma i poteri forti vogliono il conflitto e così gli Usa cercheranno di mantenere le loro truppe.
Obama però ha molti problemi economici.
L’annuncio del ritiro nel 2014 è fatto per limitare i costi. Le spese militari hanno contribuito al collasso economico. Ma a lungo termine anche per la crisi economica Usa conviene continuare la guerra. Ci sono altri due elementi importanti: l’Afghanistan è centrale per il traffico della droga e il vantaggio economico che ne deriva per Usa e Gran bretagna. Sono milioni di dollari e se continua la guerra serviranno per comprare armi.
Accusa questi due governi di essere coinvolti direttamente nel traffico di droga?
Non ci sono prove ma gli aerei militari che partono dall’Helmand non sono controllati dagli afghani. L’Afghanistan è il primo produttore di droga al mondo e l’oppio è prodotto nelle regioni più insicure controllate da Usa e Uk. Per la mafia locale è impossibile portare fuori tutta la droga. Sono soprattutto le truppe a controllare questo traffico.
La droga è un modo per pagare i signori della guerra? Esiste uno scambio droga-armi?
Dal 2006-7 la guerra in Afghanistan è collegata al mercato della droga. Gli aerei inglesi sono andati a sganciare armi ai taleban. Qualche giorno fa due inglesi sono stati imprigionati – e poi liberati – perché trovati con molte armi e molti soldi. Le armi sono le stesse usate dai talebani.
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