ASCA-AFP
Kabul, 1 feb – L’anno 2010 ha segnato un triste record nella guerra in Afghanistan: 2.400 civili uccisi, il bilancio più alto dall’inizio dell’invasione guidata dagli Usa. Il dato emerge dal rapporto dell’Afghanistan Rights Monitor (Arm).
Oltre il 60% di questi decessi sono stati causati dai talebani e da altri ribelli, spiega il rapporto puntando il dito contro le forze di coalizione a guida Usa colpevoli del 21% delle vittime civili.
Tra gennaio e dicembre 2010 ”almeno 2.421 civili afgani sono stati uccisi e 3.270 feriti in tutto il Paese”, ha spiegato. ”Almeno 217 civili sono stati uccisi in raid aerei condotti dalla Nato e dagli Usa e 192 hanno perso la vita in scontri diretti e indiretti provocati da queste stesse forze”, spiega il rapporto.
Almeno il 12% di queste vittime sarebbero state causate dalle forze afgane, ha aggiunto il rapporto della ong, mentre decine di migliaia di persone sarebbero state costrette a lasciare le proprie abitazioni per scappare dai combattimenti tra ribelli e forze di sicurezza.
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